FAQ – Domande e risposte sulla registrazione del marchio


1) A cosa serve il marchio?

Il marchio distingue un’azienda, nonché i suoi prodotti e servizi, dalle altre aziende, o dai prodotti o servizi di quest’ultime. Il marchio, dunque, è un qualsiasi segno idoneo a distinguere i prodotti di un’azienda da quelli altrui. Il marchio può essere registrato (come marchio verbale o marchio figurativo), purché alcuni requisiti siano rispettati (ad esempio, deve essere nuovo, lecito e avere capacità distintiva). Il marchio può essere forte o debole, in base al suo carattere distintivo; il marchio può, inoltre, essere celebre e ricevere una protezione ancor più incisiva. Oggi è altresì possibile registrare nuove tipologie di marchio (ad esempio, forme, suoni, ecc.).


2) Marchio italiano, comunitario, internazionale: cosa sono?

La registrazione del marchio può essere nazionale, comunitaria e internazionale. La registrazione del marchio italiano si ottiene con domanda presentata (direttamente o tramite rappresentante) all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi o ad una Camera di commercio e dura 10 anni, rinnovabile di decennio in decennio. Per maggiori approfondimenti, si può consultare la sezione sul marchio italiano del presente sito, con un semplice click. La registrazione del marchio comunitario si ottiene con domanda presentata all’Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno (UAMI) di Alicante. Per maggiori approfondimenti si può consultare la sezione sul marchio comunitario del presente sito, con un semplice click. La registrazione del marchio internazionale può avvenire, essenzialmente, seguendo l’Accordo di Madrid o il protocollo di Madrid. Per maggiori approfondimenti si può consultare la sezione sul marchio internazionale del presente sito, con un semplice click.


3) Perché registrare un marchio?

La registrazione del marchio non è obbligatoria, ma è fortemente consigliabile, visto che il marchio di fatto ha una tutela legale molto meno incisiva. Ad esempio, la titolarità di un marchio può essere fondamentale per ottenere l’assegnazione di un nome a dominio che un terzo (come un’azienda concorrente) ha registrato in mala fede per sviare la propria clientela. Inoltre, la titolarità di un marchio può essere molto importante nella lotta alla contraffazione.


4) Quanto dura la registrazione del marchio?

La registrazione del marchio ha una durata di dieci anni, calcolati dalla data di deposito della domanda.


5) Le tasse per la registrazione del marchio devono essere pagate ogni anno?

No. Le tasse vengono pagate “una tantum” ogni dieci anni.


6) A cosa serve la Classificazione di Nizza?

La fase del deposito di un marchio è un’operazione molto delicata e potrebbe far cadere in errore coloro che, decidendo di agire in autonomia, non si affidano a professionisti esperti della materia. Tra gli altri, un errore diffuso attiene alla scelta delle classi merceologiche da rivendicare in sede di deposito della domanda di registrazione del marchio.

Dette classi, denominate Classi di Nizza, sono il frutto dell’accordo internazionale che classifica, per l’appunto, in un totale di 45 classi tutti i prodotti ed i servizi esistenti nel mercato.

Pertanto, se in fase di deposito il richiedente dovesse indicare una Classe di Nizza errata (o omettere una di suo interesse) potrebbe andare incontro ad una registrazione inefficace in quanto nel Registro Marchi risulterebbe registrato e, dunque, protetto per una classe merceologica differente.

Inoltre, in ottemperanza al principio della “certezza del diritto” si segnala che una volta depositata la domanda di registrazione non è più possibile integrare o modificare – ad esempio sottraendo – il numero della Classi di Nizza rivendicate.

Per questi motivi sarebbe vivamente consigliabile farsi affiancare da un esperto in modo tale da individuare con la massima precisione, anche in prospettiva futura, i prodotti e/o i servizi da rivendicare per preservare l’esito positivo della domanda di registrazione.


7) Se registro un marchio comunitario, il mio marchio è protetto in Italia?

La registrazione del marchio non è obbligatoria, ma è fortemente consigliabile, visto che il marchio di fatto ha una tutela legale molto meno incisiva. Ad esempio, la titolarità di un marchio può essere fondamentale per ottenere l’assegnazione di un nome a dominio che un terzo (come un’azienda concorrente) ha registrato in mala fede per sviare la propria clientela.


8) Ho depositato la domanda di registrazione del marchio. Posso utilizzare il simbolo di marchio registrato?

No. Sino al momento della registrazione il marchio è depositato, non registrato.


9) Il procedimento di registrazione: chi sono le Autorità competenti?

In caso di protezione nazionale, l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) di Roma è il destinatario delle richieste di registrazione per il territorio italiano; mentre in caso di protezione del marchio europeo le domande di registrazione devono essere depositate direttamente all’Ufficio Europeo per la Proprietà Intellettuale (EUIPO) di Alicante – Spagna. Come anticipato, il marchio europeo non conferisce un fascio di diritti nazionali (per ogni Stato Membro) ma un diritto unitario con effetti per l’intera Unione Europea.

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